Amo viaggiare oltre che riparare occhi, e questa è appunto la storia di un breve viaggio.

Evito le autostrade, in particolare ieri che ero su una moto di 20 anni fa, di quelle col motore che vibra e la levetta dell’aria per farle partire.

Ho passato 5 ore di una giornata perfetta, tra paesini fuori dal tempo, rive di fiumi che lambivano i viali alberati e colline ancora verdi.
Anche la moto sembrava a suo agio e lo dimostrava con un borbottio tondo e pieno.
Avrò passato centinaia di bar e barucci, ma decido di fermarmi proprio lì, in un locale apparentemente come tanti, nel paesino più sperduto del Vercellese.
Qualcosa mi attraeva istintivamente in quel posto sconosciuto, ed entrando ho visto questo:
Una macchina per il caffè marca Pavoni del 1920 e il caffè più buono che mi ricordi, servito con amore da una signora che scherzando sosteneva di avere la stessa età di quel bellissimo oggetto senza tempo, tra battute e sorrisi sereni di buona parte del paese radunato al bar.
La storia è tutta qua, ma in fondo è come la vita, fatta di casualità e di piccole cose.
Buona settimana, almeno quanto il mio caffè…